ANNO 14 n° 118
Tre donne assassinate in un anno nella Tuscia
12/11/2014 - 00:00

VITERBO - L'efferato femminicidio avvenuto ieri a Sutri è il terzo consumato in provincia di Viterbo in tredici mesi. Un fenomeno senza precedenti a queste latitudini che, paradossalmente, ha subito un’impennata subito dopo l'approvazione della legge sul femminicidio, avvenuta appunto all'inizio dell'ottobre 2013. Statisticamente, la Tuscia, considerando il numero degli abitanti, è sopra la media nazionale per questo tipo di delitti, che ormai sono praticamente all'ordine del giorno in tutto il Paese.

La truce serie dei femminicidi nella Tuscia è iniziata a Barbarano Romano la notte del 12 ottobre 2013, quando Antonio Matuozzo, napoletano, ex parrucchiere, pensionato, assassinò la compagna Anna Maria Cultrera mentre dormiva. Anche in quel caso, il colpo letale fu inferto al collo. Il suo assassino le lasciò il coltellaccio da cucina piantato alla gola. Dopo aver compiuto una serie di gesti apparentemente senza spiegazioni, l'uomo, con una condanna per violenza sessuale alle spalle, chiamò i carabinieri e confessò l'omicidio.

Il 23 settembre scorso è stata la volta di Elena Spingu, 40 anni, romena, residente a Canino. Ancora una volta a uccidere fu il compagno, Gheorghe Sofian Dimitri, 40 anni, anch'egli romeno; ancora una volta con un coltello da cucina; ancora una volta il fendente mortale fu quello alla gola. Poi il solito ‘’rituale'': l'uomo chiamò i carabinieri: ''Ho fatto un casino, venite subito'' disse. Confessò di aver assassinato la compagna per gelosia, perché l'aveva sorpresa mentre si scambiava un sms con l'ex marito.

ieri, è toccato alla 31enne residente a Sutri. Uccisa brutalmente dal compagno che avrebbe potuto essere suo padre. Il movente dell'ennesimo femminicidio non è stato ancora accertato, ma è probabile che anche in questo caso a scatenare la furia dell'assassino sia stata la gelosia o comunque la volontà della donna di rompere la relazione iniziata poco più di un mese fa. L'uomo che l'ha sgozzata non è ancora in grado di parlare (ha tentato di tagliarsi le vene e ha ingerito della candeggina). Il pm lo ascolterà non appena i medici del policlinico Gemelli, dove è ricoverato sotto piantonamento, lo dichiareranno fuori pericolo.

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